3 novembre 2009

SOUNDSTREAM: Sorlini partecipa ancora una volta alla 6 ruote di speranza, anno 2009!


Anche quest'anno Italo Sorlini, Direttore Marketing di Unicars Italia, e SOUNDSTREAM si presentano all'appuntamento con la 6 ruote di speranza: la manifestazione, organizzata dalla U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) in collaborazione con U.I.C. (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), ha lo scopo di offrire alle persone diversamente abili la possibilità di trascorrere un indimenticabile giornata a bordo di potenti e veloci vetture.
Da qui il nome di 6 ruote: quattro delle GranTurismo, più altre due, non certo abituate a tali velocità.
Una giornata davvero "speciale" per questi ragazzi, come sono speciali i sorrisi che sanno donare e come è speciale per tutti e non solo per loro un giro della pista di Monza, in uno dei circuiti più famosi del mondo.
L'attività in pista si alterna con quella ai box con piacevoli e interessanti momenti di musica, cabaret ed esibizioni, sempre in un clima di amicizia e solidarietà. Nella sua storia la manifestazione ha visto l'affettuosa partecipazione di personaggi del mondo dello spettacolo, quali Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Little Tony e del mondo dello sport, come i piloti di Formula 1 Ivan Capelli, Alex Zanardi e Jacques Villeneuve.
La popolarità e l'importanza della manifestazione sono sensibilmente cresciute nel corso degli anni e l'ultima edizione (la 23a) è stata un vero e proprio successo: oltre 900 ragazzi disabili, oltre 1000 accompagnatori, 180 autovetture Gran Turismo guidate dai rispettivi proprietari, decine di associazioni di volontariato provenienti da tutta Italia, migliaia di visitatori.
Presenti anche gli amici della Polizia Stradale con la loro Lamborghini Gallardo.


La manifestazioe presenta anche momenti di assoluta tenerezza, che restano negli occhi e nei cuori dei piloti.

Si racconta che in una recente edizione una bimba era estremamente elettrizzata durante il giro di pista: il pilota la osservava di sottecchi, e lei, d'un tratto, gli ha sorriso, gli ha preso la mano e se l'è appoggiata in grembo; si trattava di un contatto fisico innocente - ovvio - ma incomprensibile nella sua espressione per il nostro pilota 'normodotato', che non ha capito subito cosa la bimba volesse comunicargli.

Solo qualche secondo dopo ha afferrato di avere la mano umidiccia: la bimba era così presa dall'emozione che non era riuscita a trattenere un normalissimo bisogno corporale, e con estrema semplicità glielo stava comunicando, come avrebbe fatto con un buon amico...

Capita anche questo: ed il pilota lo ricorda ancora oggi comunque come un evento bello, visto che la bimba, vinta la sua normale ritrosia verso l'estraneo... sorrideva per un momento felice.
Con queste belle immagini negli occhi e nel cuore, appuntamento già confermato con il prossimo anno!